Dalia - Installazione alla XIII Florence Biennale

• Anno: 2021
• Luogo: Firenze
• Cliente: Associazione culturale
• Prestazione: progetto

La XIII Florence Biennale 2021 ha visto come focus centrale l'universo policromo e multiforme della femminilità indagato nelle sue molteplici sfaccettature.

La ricerca proposta dalla Biennale, chiede quindi di catturare l'essenza del genere femminile. Il significato archetipo di "femminile", distolto dal significato carnale di genere, diventa matrice del gesto artistico, e in questo senso, o meglio, nel senso più squisitamente letterario, matrice è matrix cioè utero cioè madre.

L'idea proposta parte da qui, dal senso di protezione, accoglienza, riparo, amore incondizionato che le parole madre, utero, qui matrice appunto, producono nella mente di chi li ascolta.

All'interno del "rifugio" il design rappresenta una stilizzazione ed una reinterpretazione della Venere di Willendorf, ancestrale rimando alla figura femminile nei suoi connotati di fertilità, che al contrario degli stilemi femminili odierni, raffigura una accogliente rotondità.
"La dalia esprime sentimenti di dignità ed eleganza", la dignità di un ricovero nel quale ritrovarsi. L'eleganza che in ogni cosa deve ritrovarsi: in un gesto, in una parola detta, in un riparo offerto.

Il pannello fotovoltaico traduce la luce in energia, così da rendere concettualmente viva Dalia. L'energia è resa disponibile per illuminare, regalare un leggero tepore oppure ventilare l'interno. Il naturale passaggio d'aria è favorito attraverso i pertugi appositamente creati.

Il colore come terapia per guarire l'anima, e per far fiorire le periferie. Il colore aiuta e filtra la percezione dello spazio circostante, regalando nuove cromie per affrontare le dispute quotidiane.

Credits fotografici: Nicolò Berton